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Smartphone is the new black. Perché il Mobile First diventa un imperativo

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Il 2020 ha visto un aumento generale della popolazione che accede a internet con maggiore frequenza e continuità.

Tra i device utilizzati, lo smartphone rappresenta il principale canale di accesso alla rete con una media mensile di 38 milioni di utilizzatori.

A oggi dunque Mobile First è un imperativo per chi progetta e cura website, ma cosa significa dare la priorità ai dispositivi mobili? Quali conseguenze determina?

Mobile First, cosa significa e perché è così importante

Ragionare in un’ottica Mobile First equivale a progettare e ottimizzare la customer journey dell’utente prima da dispositivi mobili che da desktop.
L’analisi Audiweb Total Digital Audience rivela che nel corso del 2020 in Italia in media l’85,2% della popolazione tra 18 e 74 anni ha usato ogni mese uno smartphone per navigare online.
Per Statista, a gennaio 2021 i mobile hanno rappresentato oltre il 55% delle visualizzazioni di pagine web a livello globale.
Si tratta di numeri significativi perché chi usa un dispositivo mobile per effettuare le proprie ricerche o i propri acquisti ha esigenze diverse rispetto a quanti navigano da laptop.
È sufficiente pensare come la stessa SERP di Google sia cambiata nel tempo, prevedendo feature apposite per il mobile.
 
Per cosa viene utilizzato prevalentemente lo smartphone?
Il report Digital 2021 di WeAreSocial rivela che gli user italiani ricorrono al proprio device per fruire di contenuti audio e video, per sfruttare servizi di pagamento come Apple o Samsung Pay, e viste le misure di distanziamento sociale imposte con il diffondersi del Covid-19 in particolare per fare videochiamate.
La diffusione del Covid-19 ha determinato però anche una crescita esponenziale delle vendite online, per le quali secondo il report sulle preferenze dei consumatori di Magento Commerce Italia il binomio e-Commerce e smartphone è risultato vincente.
Il 58% degli utenti usa regolarmente il cellulare per effettuare gli acquisti online, con percentuali elevate soprattutto per le fasce di età più giovani: 71% tra i 18-24 anni e 68% tra i 25-39 anni.

Mobile-First Indexing, il crawler di Google indicizza con priorità ai contenuti mobile

A partire dal 2016, Google ha avviato un percorso di Mobile-First Indexing, per cui il motore di ricerca ha basato sempre di più la propria indicizzazione e ranking sulla versione mobile dei contenuti.
Il processo culmina a marzo 2021, quando per tutti i website lanciati dopo luglio 2019 viene attivata per impostazione predefinita l’indicizzazione con priorità ai contenuti per dispositivi mobili.
 
L’indicizzazione Mobile First si riferisce al crawler Googlebot che scansiona e indicizza le pagine del sito.
Come esplicita la stessa piattaforma nelle Best practice per l’indicizzazione con priorità ai contenuti per dispositivi mobili, la Ricerca Google continuerà a usare un solo indice e continuerà a mostrare nei risultati di ricerca gli URL che risultano più appropriati per la query dell’utente.
Dal colosso californiano rassicurano: se il contenuto del tuo website nella versione mobile è equivalente al contenuto lato desktop il passaggio al Mobile-First Indexing non comporterà cambiamenti significativi.
Nel caso, invece, sia intenzionale la scelta di mostrare meno contenuti sulla pagina per dispositivi mobili si prospetta la possibilità di perdere traffico sul sito, in quanto Google non reperirà più la stessa quantità di informazioni rispetto al precedente ʽdesktop indexʼ.
 
In ogni caso, la Search Console di Google offre la possibilità di verificare che il tuo sito sia indicizzato correttamente per dispositivi mobili grazie al Mobile-friendly tool test, di cui di seguito vedi una schermata relativa al sito di New Web Solutions.

Mobile-first_ToolGoogle_NeWS

Quali sono le conseguenze del Mobile First?

Se l’audience online da smartphone è rappresentata da 39,3 milioni di utenti, ovvero il 90% della popolazione maggiorenne, è importante progettare siti che siano mobile friendly e allo stesso tempo creare una strategia che generi engagement per un’audience sempre più connessa da questi dispositivi.
I dati presentati fino a questo momento impongono ripensamenti tanto nell’ambito del design e della User Experience, quanto del digital marketing.
 
L’usabilità del sito e la velocità di caricamento delle pagine sono fattori sempre più determinanti da tenere in considerazione.
Soprattutto se si tratta di comprare online, per gli acquirenti abituali di e-Commerce un’esperienza fluida (85%) e un caricamento rapido delle pagine (80%) sono tra i primi 5 fattori che determinano una buona customer experience.
Da un lato dunque un website deve essere in grado di coniugare design ed ergonomia, dall’altro il tempo medio di attesa degli utenti per il caricamento di una pagina è pari a 3 secondi e un solo secondo di ritardo nella risposta, secondo alcuni studi, può causare una riduzione del 7% delle conversioni.
Nessuna paura però. Anche in questo caso, Google offre un tool dedicato per valutare il parametro della page speed, e con le metriche e le indicazioni di PageSpeed Insights puoi avere un’idea di come migliorare la velocità del tuo sito.

Google PageSpeed Insights_example

A livello di marketing, invece, è necessario comprendere come avviene il processo di acquisizione lead-prospect-client.
In un’ottica Mobile First cambiano determinate coordinate, per cui anche i funnel di conversione dovranno essere pensati per chi compie sempre più frequentemente le proprie azioni in mobilità.
Ad esempio, a chi non è mai capitato di cercare in maniera mirata gli orari di apertura di un ristorante o l’indirizzo di un negozio quando si trovava già per strada?
Non solo.
Da qualche anno a questa parte, gli analyst di Google hanno riscontrato che la correlazione ricerca-dispositivi mobili ha portato gli utenti a interrogare il motore di ricerca con query più colloquiali, a porre domande più mirate, specifiche e personalmente rilevanti su prodotti e servizi di interesse
Questo significa che personalizzazione ed esperienze intuitive diventano oggi indispensabili per una marketing strategy di valore.
 
 
Mobile First è una realtà ormai consolidata.
Comprendere la nuova prospettiva attraverso cui progettare e valorizzare al meglio un sito web è di conseguenza imprescindibile.
E per realizzarla? C’è Ne.W.S.!

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