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Outbrain e Taboola e la content recommendation

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Il web 2.0 ruota da sempre intorno all’affermazione per cui “il contenuto è il re”. Negli ultimi anni però possiamo affermare a corollario che il contesto non è assolutamente da meno.

Pensate a una articolo o ad un post che avete letto di recente. Pensate a dov’era collocato, al sito o alla piattaforma in cui era contenuto e agli elementi che gli gravitavano attorno.

Si perché anche tutto quello che ‘incornicia’ il contenuto che attira la nostra attenzione gioca un ruolo chiave. Pensate al dispositivo che utilizzate, al social o al sito che consultate prima che un particolare contenuto attiri la vostra attenzione e agli eventuali ‘suggerimenti’ spontanei che questi vi propongono. Fateci caso perché tutto ha a che fare con i vostri interessi. E se voi non l’avete mai notato prima, le piattaforme Outbrain e Taboola si.

Outbrain e Taboola e la content recommendation

Outbrain e Taboola e la content recommendation

Le notizie contenute nei box “forse potrebbe interessarti…” oppure “guarda anche…” sono spazi di approfondimento o è semplice e tradizionale pubblicità?

Non sempre questi riquadri di ‘approfondimento’ a fondo articolo sono gestiti dal sito web (giornale online, piattaforma, social media, ecommerce) in cui sono ospitati.
Outbrain o Taboola sono le due aziende leader nel settore degli annunci correlati a pagamento. I widget che collegano una notizia, un articolo a dei contenuti sponsorizzati stanno avendo sempre più successo. Il box è molto semplice così come la sua strategia: titoli d’effetto, immagini che possano attirare l’attenzione dei potenziali lettori e link. E il contesto.

Queste notizie sono molto simili alle notizie standard, però quello che le rende uniche ed efficaci è la contestualizzazione, ovvero l’effettiva pertinenza con la linea editoriale della piattaforma. Sono contenuti correlati e studiati per il pubblico e il contesto.
Una strategia più potente del semplice advertising perché incredibilmente più mirata.

La leadership di Outbrain e Taboola

Outbrain è nata nel 2006 e da allora condivide la leadership del settore della content recommendation con Taboola. Il suo network coinvolge oltre 100.000 siti nel mondo, di cui oltre 700 premium publisher.
Come segnala orgogliosamente sul suo sito istituzionale, Outbrain raggiunge più di mezzo miliardo di persone nel mondo ogni mese con circa 200 miliardi di contenuti raccomandati. In Italia é operativa dal 2012 e ha come clienti anche le grandi testate giornalistiche nazionali come il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport.

Taboola, come il suo grande competitor Outbrain, è nata in Israele nel 2007 e ha base a New York.
La reach della società è di oltre 1 miliardo di clienti per circa 360 miliardi contenuti sponsorizzati distribuiti ogni mese. Taboola è focalizzata nel settore del video advertising grazie alla sua ultima acquisizione nel 2016 della company newyorchese ConvertMedia.
In Italia ha grandi clienti nel settore della comunicazione come il Gruppo Espresso e Microsoft.

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La tecnologia di Taboola è la soluzione più avanzata e completa sul mercato e grazie a questa collaborazione noi siamo in grado di coinvolgere meglio il nostro pubblico” ha dichiarato Paolo Cervi, Direttore Generale della Divisione Digitale del Gruppo Editoriale L’Espresso nel 2014, anno in cui è stata avviata la partnership tra Taboola e Repubblica.it.

Outbrain e Taboola: un modello advertising che piace

Il modello di content recommendation che queste due aziende propongono offre l’opportunità di sponsorizzare prodotti e contenuti su piattaforme diverse, cosa che invece ad esempio i social non fanno.
Nell’era dei contenuti gratuiti, non è sempre facile per gli editori mantenere un elevato standard di qualità e novità: per cui ben vengano i brand che si fanno editori, se sono in grado di raccontare una storia di valore.” afferma Alberto Mari, Country Manager Italia di Outbrain. (fonte l’intervista su www.b2corporate.com)

Entrambe le aziende adottano un sistema di costo pay-per-click, quindi i contenuti proposti sono assolutamente in linea con gli interessi degli utenti e le loro ricerche. In che cosa allora Outbrain e Taboola si distinguono da Google e dal più conosciuto servizio di Google Adwords?

A differenza di Google Adv i contenuti sponsorizzati da Outbrain e Taboola non sono una risposta diretta a una ricerca dei consumatori, ma basandosi sull’esperienza utente, sono suggerimenti e proposte di desideri che l’utente ancora non sa di aver bisogno. Con Outbrain e Taboola l’utente è guidato a scoprire offerte e desideri in linea con i suoi interessi.
La comunicazione native di Outbrain e Taboola è molto meno invasiva e più discreta (strategia pull) rispetto a un messaggio più diretto e imperativo (strategia push).

Per sfruttare al massimo l’efficacia di questo strumento è però necessario sviluppare un progetto editoriale ampio, che sia mirato a raggiungere specifici obiettivi con contenuti di qualità pensati per un pubblico interessato, in particolare se si tratta di e-Commerce. Si deve conoscere veramente il target che si vuole coinvolgere e bisogna abbandonare l’idea del ‘fare dei tentativi’.

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