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25 consigli per gestire un e-commerce di successo nel 2026

Gestire un e-commerce di successo richiede una combinazione di diversi fattori, tra cui un’ottima user experience, una solida strategia di marketing e una gestione efficiente dei processi aziendali.

Il mercato e-commerce globale continua la sua crescita esponenziale: le vendite raggiungeranno $8,1 trilioni entro il 2026. Con 2,86 miliardi di acquirenti online previsti nel 2026 (il 33% della popolazione mondiale) e il 21% degli acquisti retail che avviene ormai online, mai come oggi è fondamentale padroneggiare le tendenze che permettono a un esercente di migliorare la gestione del proprio e-commerce.

Vediamo in questo articolo, mediante una serie di case studies, le tendenze che si imporranno nel 2026 e che definiranno il futuro del commercio elettronico.

La user experience ideale per un sito e-commerce

Per quanto riguarda la user experience, è importante che il sito sia facile da navigare e che i prodotti siano presentati in modo chiaro e accattivante.

L’esempio più chiaro è Amazon. Il colosso dell’e-commerce usa una combinazione di immagini di qualità, descrizioni dettagliate, recensioni dei consumatori e, sempre più,intelligenza artificiale predittiva per aiutare i clienti a prendere decisioni di acquisto informate.

Diverse caratteristiche contribuiscono a rendere la User Experience di un e-commerce facile da usare e intuitiva per gli utenti:

Navigazione e ricerca intelligente

La navigazione del sito deve essere semplice, con categorie chiare e una barra di ricerca performante che consenta di trovare facilmente ciò che si sta cercando. Nel 2025, la ricerca si evolve: il 27% dei consumatori è entusiasta della capacità dell’AI generativa di migliorare il confronto delle offerte in tempo reale. Piattaforme come Marriott Bonvoy hanno già implementato strumenti di ricerca conversazionale con AI che permettono agli utenti di descrivere le proprie esigenze in linguaggio naturale.

Pagine prodotto coinvolgenti e multimediali

Le pagine dei prodotti devono essere ben strutturate e presentare informazioni dettagliate, tra cui immagini, descrizioni, recensioni degli utenti e prezzi. Nel 2025-2026, questo si arricchisce con video shoppable e contenuti interattivi: il 78% dei consumatori preferisce scoprire prodotti attraverso video brevi. Piattaforme come TikTok Shop e Instagram Reels stanno diventando veri e propri cataloghi prodotto.

gestire un e-commerce Amazon: UX scheda prodotto
Immagini e visualizzazione immersiva

Le immagini devono essere molto curate: qualità elevata e più immagini per mostrare il prodotto da diverse angolazioni. La novità del 2025 è l’integrazione di viste a 360° e virtual try-on con AI. Sephora e L’Oréal permettono di provare virtualmente i cosmetici, mentre Wayfair utilizza la realtà aumentata per visualizzare i mobili direttamente nella stanza del cliente prima dell’acquisto. Il 19,8% degli utenti AR/VR accederà a queste tecnologie tramite social network entro fine 2025.

Cross-selling e raccomandazioni iper-personalizzate

La scheda prodotto deve offrire diverse combinazioni di acquisto (prodotti correlati, prodotti acquistati in combinazione, prodotti simili) per stimolare acquisti di valore medio superiore. Nel 2025, l’AI predittiva porta questo a un nuovo livello: il 43% dei consumatori che hanno usato strumenti di AI generativa si aspetta che i brand la utilizzino per migliorare la customer experience. Stitch Fix utilizza algoritmi di machine learning per consigliare abbigliamento personalizzato analizzando gusti, taglie e preferenze di stile in tempo reale.

Checkout fluido e pagamenti flessibili

L’esperienza di acquisto deve essere fluida e senza interruzioni, con un carrello della spesa integrato e un processo di pagamento semplice e sicuro. Nel 2025-2026, il “compressed commerce” riduce drasticamente i passaggi tra ispirazione e acquisto. Le tendenze chiave includono: one-click checkout, wallet digitali (Apple Pay, Google Pay), e soprattutto il Buy Now Pay Later (BNPL) che sta riducendo significativamente i tassi di abbandono del carrello.

Assistenza clienti con AI conversazionale 24/7

L’esperienza di assistenza clienti si è trasformata radicalmente. Secondo Gartner, l’80% delle organizzazioni di customer service utilizzerà AI generativa entro il 2025 per migliorare produttività ed esperienza cliente. I moderni chatbot AI non si limitano più a risposte pre-impostate: comprendono query complesse, gestiscono conversazioni naturali e risolvono il 93% delle richieste senza intervento umano. H&M utilizza chatbot per assistere con raccomandazioni prodotto, domande sulle taglie e tracking ordini, mentre il costo medio per interazione scende da $6 (umano) a $0,50 (chatbot).

Accessibilità web e conformità EAA (OBBLIGATORIO)

Dal 28 giugno 2025 è entrato in vigore l’European Accessibility Act (EAA), che impone a tutti gli e-commerce operanti nell’UE di conformarsi allo standard WCAG 2.1 livello AA. Questo non è più un “nice to have”, ma un obbligo di legge.

I requisiti chiave includono:

  • Navigazione completa da tastiera
  • Compatibilità con screen reader e tecnologie assistive
  • Alt text descrittivo per tutte le immagini
  • Contrasto colori adeguato (minimo 4.5:1)
  • Form accessibili con label correttamente associati
  • Messaggi di errore chiari e accessibili

Le sanzioni possono arrivare fino a € 40.000, con rischio di oscuramento del sito e azioni legali. Ma c’è anche un’enorme opportunità: 135 milioni di europei (1 su 4) hanno una disabilità. Uno studio ha rilevato che il 75% degli shop online più visitati non è accessibile: chi si adegua per primo guadagna un vantaggio competitivo significativo.

Amazon: Assistenza clienti

Tendenze nelle strategie di marketing digitale

Zara: social engagement strategy

Per gestire un e-commerce in modo corretto serve una strategia di marketing efficace. È importante utilizzare una combinazione di canali per raggiungere i clienti, tra cui social media, email marketing e pubblicità online. L’e-commerce di moda Zara, ad esempio, utilizza Instagram per mostrare i propri prodotti e creare engagement con contenuti di lifestyle, e ricorre alle email per inviare offerte esclusive e promozioni.

Per il biennio 2025-2026 ci sono diverse tendenze emergenti nel mondo del marketing e-commerce. Eccone alcune:

Iper-personalizzazione con AI

L’utilizzo dei dati per personalizzare le esperienze di acquisto si evolve in iper-personalizzazione. Netflix suggerisce contenuti sulla base di quanto l’utente ha già visto, elaborando i dati in suo possesso per consigliare programmi e film che potrebbero interessare. Nel 2025, questa logica si applica a tutto l’e-commerce: algoritmi di AI predittiva analizzano comportamenti in tempo reale, anticipando i desideri degli utenti prima ancora che li esprimano. Secondo Adobe, il 65% dei dirigenti e-commerce considera AI e analytics predittivi chiave per la crescita.

Voice commerce e assistenti vocali

Utilizzare assistenti vocali come Alexa e Google Home per raggiungere i clienti e fornire informazioni sui prodotti non è più una nicchia. Il 35% della popolazione USA possiede uno smart speaker, e il 37% dei consumatori globali effettua già acquisti tramite comandi vocali. Il voice shopping è destinato a rappresentare il 30% delle vendite e-commerce globali entro il 2030. Per intercettare questa tendenza, i brand devono ottimizzare i contenuti per la ricerca vocale: linguaggio conversazionale, risposte concise, keyword long-tail.

Marketing immersivo con AR/VR

Utilizzare realtà virtuale e realtà aumentata per coinvolgere i clienti e incrementare l’engagement sta diventando mainstream. L’e-commerce di mobili Wayfair ricorre alla realtà aumentata per consentire ai clienti di visualizzare i mobili nella stanza prima di acquistarli. Nel 2025, circa 104 milioni di americani useranno AR e quasi 74 milioni useranno VR. Questa tecnologia riduce significativamente i resi e aumenta la fiducia nell’acquisto online.

AI Agenti per automazione marketing

L’utilizzo dell’AI per automatizzare i processi di marketing, personalizzare le campagne e analizzare i dati si è evoluto con gli AI Agents: sistemi autonomi capaci di gestire intere campagne, rispondere ai clienti e ottimizzare in tempo reale. Il mercato globale dei chatbot, valutato $5,4 miliardi nel 2023, raggiungerà $15,5 miliardi entro il 2028 (CAGR 23,3%). Gartner prevede che il 54% delle organizzazioni utilizzi già qualche forma di AI conversazionale per ruoli customer-facing.

Social Commerce

Il mercato del social commerce raggiungerà $1,66 trilioni globali nel 2025 e le vendite social negli USA supereranno i $100 miliardi nel 2026. TikTok Shop ha fatto registrare un +26% nelle vendite social americane. Facebook raggiungerà 80 milioni di social shopper USA, mentre il 70% dei consumatori cerca prodotti su Instagram e Facebook. Il social commerce rappresenta ormai il 18,5% dell’intero settore e-commerce mondiale. La chiave: permettere l’acquisto senza mai uscire dalla piattaforma social.

Live Shopping

Il mercato del live shopping negli USA raggiungerà $68 miliardi entro il 2026, rappresentando il 5% dell’e-commerce. In Cina, dove il fenomeno è già maturo, il livestream commerce rappresenta il 20% di tutto l’e-commerce. Il dato più impressionante: il tasso di conversione del live commerce è del 30%, dieci volte superiore all’e-commerce tradizionale. Quasi il 60% degli adulti americani ha già guardato show di live shopping, e il 33% ha effettuato acquisti. Walmart, Nordstrom, H&M e Shein hanno tutti lanciato programmi di live shopping.

Senso di comunità e UGC

Creare una community di clienti fedeli attraverso l’engagement consente di creare contenuti di valore. Lush Cosmetics attraverso Instagram ha creato una comunità di appassionati di beauty e wellness pronti a condividere contenuti in materia; Outdoor Voices attraverso Instagram crea una comunità attorno al fitness che condivide contenuti di allenamento e benessere. Nel 2025, il User Generated Content (UGC) diventa ancora più centrale: i contenuti creati dagli utenti generano fiducia e autenticità che nessuna pubblicità può replicare.

Influencer Marketing evoluto

L’81% dei consumatori si fida più delle raccomandazioni degli influencer che dei messaggi diretti del brand. La tendenza 2025-2026 vede i micro-influencer (con meno di 10.000 follower) guadagnare terreno: hanno audience più specifiche, engagement più alto e costi accessibili (fino a $100 per post sponsorizzato). Il 53% della Gen Z considera l’influencing una carriera credibile, e il 40% dei consumatori digitali USA segue almeno un influencer, con il 30% che ha effettuato acquisti su loro raccomandazione.

Content marketing strategico

Contenuti di qualità attraggono visitatori e li convertono in clienti. Per un e-commerce, un blog con articoli di design e lifestyle può attrarre visitatori e aumentare la consapevolezza del marchio. Nel 2025, il contenuto si evolve: short-form video (TikTok, Reels, Shorts) è il formato preferito per la scoperta prodotti. Le strategie di marketing devono privilegiare lo storytelling rispetto alle specifiche tecniche, con video interattivi e CTA cliccabili integrati.

Stitch Fix: Personal shopper AI

Gestione efficiente dei processi aziendali

Per quanto riguarda la gestione aziendale, è importante implementare un sistema di gestione degli ordini e dei pagamenti efficiente, così come un sistema avanzato di monitoraggio delle statistiche per tenere traccia delle performance del sito.

La catena di negozi di elettronica Best Buy utilizza un sistema automatizzato per gestire un e-commerce che garantisce che gli ordini vengano elaborati e spediti in modo tempestivo, e si avvale di una flotta di mezzi mista (corrieri e mezzi propri) per la consegna dei prodotti. In questo modo l’azienda si adatta alle esigenze dei clienti e garantisce una consegna rapida e affidabile.

Nel 2026 si affermeranno diverse tendenze per la gestione degli ordini e dei processi:

Automazione intelligente dei processi

Ricorrere a tecnologie come l’intelligenza artificiale e la robotizzazione per automatizzare i processi di gestione degli ordini, gestione delle scorte, preparazione degli ordini e spedizione. Nel 2025, oltre il 60% dei retailer prevede di aumentare gli investimenti in infrastrutture AI nei prossimi 18 mesi. L’AI predittiva ottimizza l’inventario, prevede la domanda e automatizza il fulfillment. DHL e Amazon sono all’avanguardia con magazzini robotizzati e sistemi di smistamento automatico.

Consegna rapida e flessibile

Offrire opzioni di consegna rapida per soddisfare le aspettative di clienti sempre più esigenti. Amazon offre opzioni di consegna in giornata, o addirittura in un’ora in alcune città. Nel 2025-2026, si affermano il BOPIS (Buy Online Pick-up In Store), la consegna same-day come standard, e sperimentazioni con droni e veicoli autonomi. La sincronizzazione inventario tra canali online e offline diventa cruciale.

Consegna personalizzata

Offrire opzioni di consegna personalizzate per soddisfare esigenze specifiche dei clienti: scelta di orari, punti di ritiro alternativi, consegna in luoghi di lavoro. La flessibilità nella consegna è diventata un fattore decisivo nella scelta del merchant.

Sostenibilità come priorità

L’attenzione all’ambiente è sempre maggiore, soprattutto fra gli utenti più giovani. Il 73% dei consumatori preferisce acquistare da aziende che supportano pratiche eco-friendly. Nel 2025-2026, offrire opzioni di consegna sostenibili, packaging eco-compatibile, ricevute digitali e carbon-neutral delivery non è più opzionale ma genera loyalty verso il marchio. L’economia circolare (riuso, riciclo, second-hand) entra nelle strategie e-commerce mainstream.

Monitoraggio della consegna in tempo reale

Offrire ai clienti la possibilità di monitorare la consegna degli ordini in tempo reale, tramite un link o un’app di tracking. Nel 2025, questo si integra con notifiche proattive, stima orari di arrivo basata su AI, e comunicazione bidirezionale con il corriere.

Reso e gestione del reso semplificati

Rendere il processo di reso semplice e intuitivo per i clienti. I chatbot AI gestiscono il 58% delle richieste di reso con successo, guidando l’utente attraverso policy, avvio richieste e tracking dello stato del reso.

Unified Commerce

L’integrazione totale di ERP, CRM ed e-commerce in un’unica piattaforma diventa lo standard. I buyer si aspettano la stessa esperienza seamless del B2C: prezzi accurati, disponibilità in tempo reale, tracking ordini coerente su tutti i touchpoint. L’unificazione dei sistemi backend permette decisioni più rapide e riduce la riconciliazione manuale. Questa architettura supporta la crescita futura: nuovi canali, aree geografiche e linee di prodotto possono essere aggiunti senza creare nuovi silos.

Omnicanalità avanzata

Gli acquirenti mescolano sempre più journey online e offline, utilizzando molteplici touchpoint prima dell’acquisto. I dati parlano chiaro: i clienti che ricevono esperienze omnichannel di alta qualità sono 3,6 volte più propensi ad acquistare prodotti aggiuntivi e hanno un lifetime value 1,6 volte superiore. La chiave è sincronizzare inventario e promozioni su tutti i canali, offrendo un’esperienza coerente indipendentemente da dove il cliente interagisce con il brand.

Mobile-first come standard

Il 73% degli ordini e-commerce globali proviene da smartphone. Il mobile commerce (m-commerce) vale $2,51 trilioni nel 2025, con una crescita del 21% rispetto all’anno precedente. In Cina, il 92% degli acquirenti online usa lo smartphone; in India l’88%. Progettare pensando prima al mobile non è più un’opzione: velocità di caricamento, UX touch-friendly, checkout ottimizzato per schermi piccoli sono requisiti fondamentali.

Nel 2026 per gestire un e-commerce di successo l’azienda deve riuscire a mostrarvi vicini al consumatore e raggiungibili in qualsiasi momento, su qualsiasi canale e dispositivo. Più di 7 consumatori su 10 apprezzano la comodità di acquistare istantaneamente i prodotti dove stanno navigando: che sia un social network, un’app di messaggistica, uno smart speaker o un visore VR.

Le parole chiave del prossimo biennio sono chiare: AI onnipresente (dalla ricerca al customer service), social e live commerce (dove l’acquisto avviene senza uscire dalla piattaforma), accessibilità obbligatoria (con l’EAA in vigore), sostenibilità come valore e mobile-first come architettura.

Solo così sarà possibile guadagnarsi brand loyalty, fedeltà e attaccamento dei consumatori al marchio.

Stay tuned.

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