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Arriva la nuova legge e-commerce. Ecco cosa cambia per gli esercenti

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L’Attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recante modifica delle direttive 93/13/CEE e 1999/44/CEE  apporta significative novità nell’esercizio delle attività di esercente di un sito e-commerce.
Va detto, per la cronaca, che l’Europa con questa direttiva formalizza alcune delle Best Practices che i grossi player delle vendite online hanno adottato da tempo. L’asticella per tutti gli altri dunque si alza.
Riassumiamo i principali contenuti della legge:

  1. Per i clienti degli e-commerce viene allungato il periodo entro cui esercitare il diritto di recesso;  l’acquirente di un prodotto può recedere dal contratto di compravendita entro i 14 giorni dalla transazione. L’esercizio del diritto sarà possibile per mezzo di una semplice dichiarazione, oppure tramite il riempimento dei un eventuale modulo standard sul sito del venditore. In caso di recesso, l’acquirente avrà altri 14 giorni di tempo per provvedere alla restituzione della merce e vedersi riconosciuto il rimborso.
  2. Il gestore del sito di e-commerce che si vede recapitare una richiesta di recesso da uno dei suoi clienti, avrà a sua volta 14 giorni per portare a termine il rimborso che spetta di diritto alla controparte se preteso entro i nuovi termini di legge. Per il titolare, comunque, rimane valida la cautela dell’avvenuta spedizione della merce da parte del cliente pentito: fino a che non sarà stato certificato l’invio, il rimborso potrà essere conservato dal negoziante.
  3. A chi acquista spetterà l’onere del costo della spedizione di ritorno, sempre che il venditore lo abbia informato. In caso contrario, sarà sempre quest’ultimo a doversi accollare l’importo del rientro della merce. Se sul sito di e-commerce mancano le informazioni relative al diritto di recesso, la parentesi entro cui è possible rispedire indietro la merce si considera chiusa entro i primi dodici mesi.
  4. Il venditore dovrà esplicitare in maniera chiara e immediatamente comprensibile la serie dei metodi di pagamento accettati e sarà obbligato a confermare il contratto entro la consegna del prodotto, in caso di acquisto, o, diversamente, prima dell’inizio del servizio.
  5. Cambiano anche le regole sul rischio o il danneggiamento del materiale: solo quando il cliente entra in possesso della merce il rischio non imputabile al negozio viene trasferito sull’acquirente.

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