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Strategia Omnicanale: guida per ottimizzare il proprio e-commerce 

Nell’e-commerce di oggi non basta “essere presenti” su più canali: bisogna unirli in un’esperienza fluida. L’omnicanalità non è più un optional, è la leva che trasforma il servizio clienti in un motore di ricavi e fidelizzazione.  

Ma come si struttura una strategia omnicanale per il proprio e-commerce? Continua a leggere per scoprirlo! 

Dalla frammentazione alla coerenza: l’omnicanalità 

Diversamente dal modello multicanale, l’omnicanalità integra i diversi punti di contatto in un’unica esperienza fluida. È questo passaggio che segna la differenza: il cliente non deve ripetere le informazioni, perché l’azienda possiede una “fonte unica di verità” e orchestra tutti i canali in modo coerente mettendo il cliente al centro e costruendo relazioni più forti.

Immagina un utente che inizia la ricerca online, chiede chiarimenti sui social, tocca con mano il prodotto in negozio e conclude l’acquisto tramite app. Una strategia omnicanale collega questi passaggi, eliminando le frizioni, offrendo un’esperienza d’acquisto continua e senza attriti, valorizzata anche da leve psicologiche come:  

Fear of Missing Out (FOMO), la paura di “perdersi qualcosa” per spingere i clienti ad agire subito

strategia omnicanale
Puntatore destro elenco

L’ urgenza: “offerta valida solo per oggi”

La scarsità: “ultimi 3 pezzi disponibili”

Puntatore sinistro elenco
Puntatore destro elenco

Social proof: “altri 120 utenti stanno acquistando questo prodotto”

Customer journey intelligenti e pro-attivi

Customer journey

Il primo passo per implementare un vero servizio clienti omnicanale è mappare il Customer Journey: individuare i touch-point più rilevanti, le potenziali criticità e i momenti di maggiore valore. Solo così è possibile progettare journey intelligenti, in grado non solo di risolvere i problemi quando si presentano, ma di anticiparli

Un esempio concreto è rappresentato dalle notifiche pro-attive: se un ordine rischia di subire ritardi, il cliente riceve subito un avviso e magari la possibilità di scegliere una nuova data di consegna. Questo riduce i ticket, abbassa i livelli di frustrazione e migliora la percezione del brand. 

Caso studio: strategia omnicanale di Starbucks

La strategia omnicanale di Starbucks trasforma un gesto semplice—un caffè col tuo nome—in appartenenza al brand. Questo approccio unisce l’assistenza continua sui social (es. @StarbucksCare su X/Twitter, ma anche Instagram e Facebook) a un ecosistema digitale che elimina attriti: app per pagare, ordinare in anticipo e ritirare senza code. Il programma “My Starbucks Rewards” premia gli acquisti (2 stelle per dollaro) e conta 16 milioni di utenti attivi, generando circa il 40% delle vendite.  

Il servizio non si ferma al cliente: l’azienda supporta anche i dipendenti (es. partnership con Spotify) per migliorare l’esperienza in-store. Risultato: un percorso fluido e riconoscibile su ogni touch point, che trasforma il caffè in relazione

Perché funziona in 4 semplici mosse: 

Customer service nell'e-commerce

Conversazionale

Supporto rapido e umano sui social

Pagamenti online

Frictionless

App = pagamento facile + ordine
anticipato

Valutazioni online

Premiante

Loyalty chiara (stelle → benefici)
che incentiva il ritorno

Team

Abilitante

Dipendenti equipaggiati per offrire un’esperienza coerente

CRM e CDP per una customer experience a 360° 

Perché basarsi su CRM e CDP? Questi strumenti complementari, insieme, permettono alle aziende di avere una conoscenza più profonda e operativa del cliente. 

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CRM (Customer Relationship Management): si concentra sul “presente” della relazione e supporta vendite e customer service nella gestione operativa dei contatti. 

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CDP (Customer Data Platform): lavora “dietro le quinte”, centralizzando e attivando i dati per offrire una visione a 360° del cliente. 

Grazie a questa combinazione le aziende possono: conoscere meglio i clienti, prevederne i bisogni, offrire esperienze personalizzate e ottimizzare marketing, sales e customer service in modo sinergico. 

Accanto al supporto diretto, cresce l’importanza della componente self-service, che può includere: 

  • knowledge base aggiornate 
  • FAQ dinamiche 
  • tutorial interattivi e community tra clienti 

La dimensione umana in una strategia omnicanale 

E-Commerce ibrido

Automazione e tecnologia non bastano. Per funzionare, un servizio clienti omnicanale richiede un team formato e allineato, capace di usare gli strumenti e soprattutto di mantenere un tono coerente con l’identità del brand.  

Il futuro non è un modello totalmente automatizzato, ma un ibrido: i bot gestiscono richieste semplici e ripetitive, mentre gli operatori intervengono quando serve empatia, capacità di ascolto e negoziazione.

Questo bilanciamento è delicato: troppa automazione rischia di alienare i clienti, troppa interazione umana aumenta i costi e rallenta i tempi di risposta. 

Dati, sentiment e priorità 

Un altro pilastro da sfruttare nella propria strategia omnicanale è la sentiment analysis, un processo di analisi che permette di interpretare il tono delle conversazioni e identificare i casi in cui un cliente è particolarmente insoddisfatto grazie all’analisi di grandi volumi di testo per determinare se il tono emotivo del testo è positivo, negativo o neutro. Queste informazioni aiutano a stabilire le priorità, indirizzando le richieste più urgenti verso operatori esperti e accelerando la risoluzione dei problemi. 

ROI e lifetime value: il customer service come profit center 

Misurare l’efficacia del customer service significa andare oltre il semplice conteggio dei ticket risolti. L’indicatore chiave è il Customer Lifetime Value (CLV): una metrica che stima quanto un cliente genererà in termini di ricavi (o profitto) per un’azienda durante tutta la durata della sua relazione con il brand

In pratica, non misura solo quanto un cliente spende in un singolo acquisto, ma tiene conto di tutti gli acquisti futuri attesi, includendo frequenza, durata della relazione e tasso di fidelizzazione. 

Perché è importante

Investimenti e-commerce
Social Media Marketing
Customer relationship

KPI come Net Promoter Score, retention rate, tempo medio di risoluzione e First Contact Resolution consentono di collegare direttamente le attività di supporto ai risultati economici. In questa logica, il customer service smette di essere un costo e diventa una fonte di valore. 

Opportunità di upselling e cross-selling 

Ogni interazione con il servizio clienti è anche un’occasione commerciale. Un operatore che conosce bene il cliente può suggerire un upgrade di servizio, un abbonamento premium o prodotti complementari. 

In questa fase entrano in gioco i principi di pricing psicologico, che sfruttano bias cognitivi e leve emotive: 

  • Effetto esca (decoy effect): rende più attraente un piano premium se presentato accanto a un’opzione intermedia meno conveniente. 
  • Loss aversion: il timore di perdere un vantaggio, sfruttato nel bundle pricing con messaggi tipo “Non perdere il 30% di sconto acquistando ora il pacchetto completo”.  

In questo contesto, il brand conosce le preferenze e la cronologia del cliente, quindi può proporre l’offerta giusta, al momento giusto e sul canale più appropriato. 

Psychological pricing e customer service: una sinergia 

Integrare il pricing psicologico nella strategia omnicanale del servizio clienti significa trasformare un momento di assistenza in un’opportunità di valore. Alcune tecniche efficaci sono:  

  • Charm pricing (es. €9,99 invece di €10) per rendere il prezzo più attraente 
  • Prestige pricing per i prodotti di lusso, rafforzando la percezione di qualità 

Un operatore ben formato, supportato dai dati della CDP e dagli insight generati dall’AI, può quindi rafforzare la credibilità del prezzo e aumentare la propensione all’acquisto.

Così, customer service e pricing non restano ambiti separati, ma si integrano in un unico percorso omnicanale che valorizza ogni interazione e moltiplica le opportunità di upselling e cross-selling.  

Servizio clienti

Il futuro dell’omnicanalità: pronto al salto? 

Questa guida ha elencato alcuni pilastri essenziali per progettare una strategia omnicanale: oggi non è più un’opzione, ma un requisito per competere nell’e-commerce. Laddove il multicanale frammenta l’esperienza, l’omnicanalità porta fluidità, fiducia e valore, trasformando il servizio clienti in un vero motore di crescita. 

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